Gesù è Re per diritto di nascita e per diritto acquisito, in virtù della sua Passione e Morte. È Re in quanto vero Dio e vero Uomo. Nulla sfugge alla sua regalità. Essa abbraccia tutto ciò che è materiale e tutto ciò che è spirituale. Ogni ambito del sapere, ogni dimensione dell’umano: la politica, la scienza, l’economia, la vita di ogni giorno, gli affari. Tutto è subordinato a Lui. Egli ha il primato in tutte le cose. Eppure, quando nella liturgia traduciamo la sua regalità universale con una regalità sull’universo – Cristo Re dell’universo – non stiamo forse restringendo l’ambito del suo impero? Infatti, non si parla più della regalità sociale, politica, culturale di Cristo, ma esclusivamente della sua regalità spirituale, invisibile, privata, che riguarda il cuore dei cristiani. Di qui molti problemi che ci affliggono come credenti.

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