Sarebbe stato interessante poter porre a Papa Francesco qualche domanda nel suo colloquio con i gesuiti slovacchi, lo scorso 12 settembre 2021. In quell’occasione il Papa ha detto che è la libertà che ci fa paura. Sostanzialmente la libertà della novità, della diversità, del guardare in faccia alle persone nella Messa verso il popolo. Ecco perché ci si rifugia nel passato, scadendo nella rigidità e nel clericalismo. Una domanda poteva essere questa: è la libertà che oggi ci spaventa o non piuttosto la verità? La libertà non è illimitata. Potrei decidere anche di andare contro un muro con la mia libertà e di continuare a farlo nonostante che il muro mi respinga. Se decido di non farlo è in virtù della verità, del fatto che c’è un muro. Se non parto dalla verità la libertà è vuota: è un suicidio assistito o una chiesa che brucia.

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